VEGETARIANISMO E AYURVEDA
SCELTA ALIMENTARE VEGETARIANA ED AYURVEDA
Diventare Vegetariani non significa far parte di una nuova religione, partecipare ad una setta segreta o peggiore cosa essere contagiati da una grave malattia ma, semplicemente scegliere un diverso regime alimentare che non prevede il consumo della carne e del pesce.
Quindi dopo aver bandito tutti gli estremismi e le opposizioni tra vegetariani, vegani, crudisti e onnivori e, lasciando libera scelta a tutti di vivere e mangiare come si vuole, possiamo passare a chiarire alcuni fattori.
Le ragioni di questa scelta sono determinate principalmente da due fattori: il primo è rappresentato da motivazioni prettamente etiche vale a dire, il desiderio che altri esseri viventi non vengano uccisi per soddisfare le nostre esigenze alimentari; il secondo fattore invece, è di natura salutistica, supportato dal fatto che è stato abbondantemente dimostrato che, una dieta vegetariana permette di condurre un’esistenza piu’ sana e duratura limitando l’insorgere di alcune malattie.
LA POSIZIONE DELL’AYURVEDA
Secondo l’Ayurveda, gli alimenti sono divisi in tre categorie:
- alimenti contenenti energia positiva: senzienti (frutta,verdura,pasta,riso,latte,burro,cereali, etc)
- alimenti eccitanti: mutativi (caffè, thè, cacao, etc.)
- alimenti che arrivano dalla profonda oscurità: statici (carne, pesce, alcol, etc.)
Quest’ultima categoria sembra ovvio che sia del tutto da evitare ed eliminarne il consumo.Vediamo perché la carne debba essere eliminata e sopratutto il suo effetto nel nostro corpo seguendo i principi dell’ayurveda:
‘Il corpo è un tempio: la coscienza individuale che risiede là dentro fa parte della coscienza suprema. Noi non dovremmo mangiare soltanto per riempirci la pancia – il cibo dovrebbe aver gusto e far nascere l’amore’
- Prima di tutto, la carne è cibo morto e quindi secondo l’Ayurveda è classificato come statico e gli statici tolgono forza vitale dall’organismo. Vero che può sembrare che la carne dà più energia ma in realtà quell’energia è negativa, e può manifestarsi nell’angoscia, l’irritabilità, la rabbia, la depressione o semplicemente pensieri negativi.
- Diamo un’occhiata alla carne e la digestione – gli esseri umani sono carnivori, tante persone mi ripetono – ma da dove è arrivata quest’idea? Gli animali carnivori hanno un stomaco molto potente e un’intestino corto che evita la decomposizzione della carne e che assorbe le tossine che ne arrivano, permettendo in più, che il cibo sia espulso rapidamente (generalmente entro 24 ore). I carnivori mangiano la carne freschissima e di solito dormono parecchie ore dopo mangiato per digerire. Il sistema digestivo degli esseri umani è molto diverso – l’uomo ha l’intestino notevolmente più lungo (però non abbastanza per essere classificato come erbivoro) e quindi la digestione della carne è più lunga e faticosa. Particelle di carne possono aggrapparsi alle pareti intestinali che, a lungo andare, causeranno malattie e l’invecchiamento prematuro. Ecco perché nello yoga,
- gli « yogi » fanno periodicamente il digiuno – questo permette al corpo di eliminare il cibo che sta ristagnando al suo interno e perciò, il digiuno è consigliato sopratutto a chi mangia la carne.
- La carne e l’angoscia – la paura e la sofferenza che l’animale prova quando viene abbatutto ha un effetto sulla persona che poi mangierà la sua carne. Il grande spavento dell’animale crea una produzione enorme di sostanze biochimiche come l’adrenalina e la dopamina che verrano poi assorbite dall’uomo. Secondo la filosofia Ayurvedica, « il corpo di un individuo che mangia la carne è in un continuo stato di sedazione, è iper-carico, in esso si crea tensione, angoscia e sentimenti di insicurezza e confusione ». L’alimentazione vegetariana è un modo per liberarci da almeno una delle nostre catene terrestri.
IL CONSUMO DI PESCE
E’ abbastanza recente uno studio commissionato dalla Fao e dall’Oms sul confronto dei rischi e dei benefici del consumo di pesce considerando le proprietà nutrizionali e la presenza di contaminanti come il metilmercurio e le diossine. In effetti l’inquinamento dei mari rende il pesce particolarmente contaminato e dannoso per la salute. Il problema maggiore, in merito al consumo di pesce, riguarda la povertà dei mari ed i danni all’ecosistema a causa del rischio di estinzione di numerosissime specie, pertanto, non consumarlo apporterebbe enormi vantaggi all’ambiente e inevitabilmente al nostro soggiorno su questo pianeta.
NON MI SEMBRA DI DOVER AGGIUNGERE ALTRO PER DARE UN VALORE IMPORTANTE ALLA SCELTA VEGETARIANA.