IL MOVIMENTO E L’AYURVEDA
IL MOVIMENTO E L’AYURVEDA
La filosofia Ayurvedica nelle sue migliaia di anni di storia, ritrova nei
suoi principi molte similitudini con il mondo moderno e sopratutto, molti
concetti ripresi dai pensatori dei nostri tempi.
Basti pensare alla parola « movimento » di cui si parla spessissimo in Ayurveda
e che oggi é molto d’attualitá, il cui significato riempie i testi vedici e che
rappresenta l’inizio della vita e poi subito dopo il suo trascorrere.
Dal movimento deriva un pó tutto; senza di esso non ci sarebbero i
cambiamenti che permeano la nostra vita e che animano il nostro corpo. La
parola Vata, ad esempio, in Ayurveda assume un’importanza fondamentale e in
sanscrito significa « ció che muove ».
Vata in Ayurveda é uno dei dosha che incarna le tipologie costituzionali
dell’individuo e ne determina tutte le trasformazioni positive ma anche tutte
quelle negative come le malattie.
Il nostro corpo infatti é dominato dal movimento, sia esso sotto forma di
energia o sotto forma di elementi materiali.
Ci aiutano a comprenderne il significato, questi normali gesti che ripetiamo ogni giorno:
- 1) la respirazione: é il nostro movimento piú importante senza il quale non
ci sarebbe la vita, trasportando il prana(energia vitale) in tutto il nostro
organismo - 2) il mangiare: é un altro movimento che ripetiamo costantemente e che,
associato alla digestione ed al trasporto delle sostanze nutritive
opportunamente digerite, rappresenta un movimento fondamentale per la crescita
e la trasformazione. - 3) l’attivitá motoria: rappresenta poi il movimento reale che permette al
nostro corpo di spostarsi nello spazio e che non potrebbe manifestarsi senza la
respirazione ed il nutrimento dei tessuti.
La lista potrebbe essere infinita, da qui la consapevolezza che il movimento
governa tutto e che l’Ayurveda in maniera puntuale e precisa ha posto
l’attenzione su come il movimento rappresenta 3/4 della nostra esistenza
spiegandone le dinamiche che poi molti pensatori moderni hanno ripreso e
approfondito.
Interessantissimo per esempio le applicazioni teoriche e pratiche di Einstein
al concetto di movimento in tutte le sue forme anche in quelle invisibili
all’occhio nudo (moto browniano).
Molto d’attualitá anche il concetto che parlare di crisi, sia essa
nell’ambito economico o personale, significhi creare movimento e, solo
attraverso di esso, é possibile superare i momenti di blocco per creare
un’evoluzione positiva e costruttiva che ci faccia crescere.
Bloccare il movimento significa quindi alimentare il conformismo ed aprire le
porte alla staticitá che apporta solamente chiusura e immobilismo.
Basti pensare ai problemi sociali collegati a tutto questo, che animano spesso
i dibattiti nei vari ambiti nazionali.
La parola chiave individuata dall’Ayurveda nel concetto di movimento risulta
essere, sotto tantissimi punti di vista moderni, un punto di partenza e di
arrivo intorno al quale si svolge tutta l’esistenza e che era stato focalizzato
giá 3000 anni fa.
E’ importantissimo tenerne conto per non perderne l’importanza,.